Un sistema di Controllo di gestione risponde all’esigenza di chi guida l’azienda di affrontare i problemi che derivano:

  1. dalla complessità interna dell’organizzazione gestita;
  2. dalla turbolenza esterna dell’ambiente competitivo. 

La complessità dei processi aziendali richiede necessariamente un’attenta analisi ed un controllo delle attività interne, siano esse produttive, finanziarie o reddituali.

L’obiettivo è quello di aumentare l’efficacia e l’efficienza dell’azienda, comportando un risparmio di costi e, di conseguenza, un aumento della redditività. 

Il continuo evolversi dei mercati di sbocco e di approvvigionamento richiede un presidio costante dei costi dei prodotti / servizi, con l’obiettivo di aumentare la marginalità aziendale ed acquisire sempre maggiori quote di mercato. 

Inoltre, l’evolversi delle procedure di accesso al credito richiedono una dimostrazione di “salute” finanziaria e patrimoniale dell’Azienda nel breve e medio periodo. 

A tutte queste esigenze il Controllo di gestione risponde aumentando il grado di consapevolezza dell’imprenditore, prevedendo, simulando e verificando a consuntivo strategie, processi gestionali, situazioni finanziarie e reddituali e identificando per tempo le variabili sulle quali intervenire. 

Senza sottovalutare il fatto che anche l’entrata in vigore dell’Accordo di Basilea 2 e 3 sta avendo ripercussioni dirette e immediate sul sistema finanza delle aziende stesse. 

 La rivisitazione del concetto di rischio d’impresa e le mutate logiche di mercato richiedono da un lato la crescente capacità interpretativa del dato di bilancio e dall’altro l’avvio di metodologie di valutazione dell’esposizione finanziaria d’impresa commisurata alla gestione aziendale. Pertanto, le aziende avvertono in modo intenso la necessità di reperire strumenti di calcolo per valutare il proprio stato di solvibilità al fine dell’assegnazione del rating bancario.

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